60 milioni per ristrutturare le ferrovie: nel XX Municipio chiusa Labaro

È stata chiusa Lunedì scorso, 28 Giugno, dopo una lunga attesa, la stazione ferroviaria di Labaro per lavori di ristrutturazione e manutenzione. Per la durata di circa tre mesi, fino a metà Settembre, il servizio ferroviario resterà sospeso per permettere l’ammodernamento e il potenziamento del tratto urbano di tutta la ferrovia regionale Roma-Civitacastellana-Viterbo. I lavori fanno parte di un ampio progetto di ristrutturazione finanziato dalla Regione Lazio che ha preventivato un investimento di circa 60 milioni di euro e la ristrutturazione di molte altre stazioni dello stesso tratto. Per non interrompere il servizio, l’Atac – che gestisce il tratto ferroviario in questione – ha messo a disposizione una navetta bus che sostituirà il trasporto fra la stazione di Labaro e quella di La Celsa; sarà in funzione dal Lunedì al Venerdì dalle ore 6.00 alle ore 20.00, ed avrà una regolarità di partenza ogni 15 minuti. Sono molti gli interventi previsti nel piano, e riguardano soprattutto la ristrutturazione delle banchine, l’ammodernamento delle scale mobili, in alcuni casi il raddoppio dei binari, e l’aggiunta di molti altri servizi già presenti in altre stazioni ferroviarie di Roma. Tutti interventi importanti, questi, già avviati nelle stazioni di Euclide, Acqua Acetosa, Monte Antenne, Tor di Quinto, Grottarossa, Saxa Rubra, La Celsa, La Giustiniana e Montebello. A Piazzale Flaminio, invece, è prevista la realizzazione di una piccola stazione sotterranea che faciliterebbe il collegamento con la linea A della Metropolitana. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi, conclusi i lavori a Labaro, con la ristrutturazione anche delle stazioni Due Ponti e Centro Rai, ad oggi ancora non avviati. Sul sito Internet www.agenziamobilita.roma.it il Comune di Roma ha messo ha disposizione una mappa dettagliata del percorso della navetta “Labaro – La Celsa” – che sarà una circolare con capolinea unico – in cui è possibile individuare i punti esatti delle fermate che farà per tutto il periodo dei lavori, ed è inoltre possibile contattare il numero 06.57003, operativo tutti i giorni 24 ore su 24, per avere informazioni di ogni tipo sul progetto e le conseguenze sui servizi al cittadino.

Pubblicato su “Municipi di Roma” – Italia Sera.

Il VII Municipio riavrà il suo parco: nuovo progetto dei cittadini

Nel VII Municipio, il giardino di Via delle Palme tornerà a splendere, con un progetto realizzato dai cittadini. È stato presentato Lunedì 21 Giugno, infatti, presso la sala del Consiglio del Municipio, il progetto di riqualificazione del parco Don Cadmo Biavati. Progetto ideato dagli architetti di studioUAP e Paesaggi & Paesaggi e con l’attiva partecipazione di associazioni del quartiere, del Centro Anziani Nino Manfredi, del Forte Prenestino e dei cittadini. “Questo progetto –  recitano i documenti presentati durante l’incontro – ha l’obiettivo di rendere il giardino un luogo sicuro, adatto alla socialità, con garanzia di manutenzione nel tempo e cura del verde”. Si vuole trasformare il parco in un luogo di incontro dei ragazzi, in cui possano essere svolte attività educative, scolastiche e di svago, e per fare questo è necessario porre la massima attenzione  sugli interventi urgenti che garantiscano fin da subito i livelli minimi di qualità urbana del giardino: ripristino dell’illuminazione mancante, bonifica del fossato che genera problemi igienico sanitari, potatura degli alberi, in particolar modo delle palme che sono il simbolo del parco. Interventi, questi, che saranno a carico del VII Municipio – come spiega il Presidente Roberto Mastrantonio, presente alla presentazione – e che saranno sovvenzionati con i fondi già a disposizione del Municipio, per opere di recupero e riqualifica del patrimonio pubblico.

Il Presidente ha dichiarato di essere totalmente favorevole alle idee dei cittadini, di condividere la filosofia alla base del progetto, ed ha già annunciato l’inizio dei lavori in collaborazione con l’Ama, l’Acea e il Servizio Giardini: le prime fasi degli interventi, che ad ora hanno carattere sperimentale, avranno inizio nell’autunno del 2010, e si prevede la conclusione per la prossima primavera. Tra le idee proposte durante l’incontro, c’è anche quella di creare un orto didattico, autogestito dalle scuole del quartiere; un’area gioco per ragazzi e bimbi; un’area dedicata ai cani; un piccolo spazio per rappresentazioni e spettacoli all’aperto; e una recinzione parziale del giardino che lo renda più sicuro. Con il progetto “Provincia Wi-Fi”, inoltre, si realizzerà una rete di copertura anche nel parco, per garantire l’accesso gratuito ad Internet. In fine a metà Luglio verrà organizzata una “cena di quartiere” nel parco per sensibilizzare altri cittadini. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.bilanciopartecipato2010-rm07.info.

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Stop parcheggiatori abusivi

Si avvicinano fingendo si essere ausiliari del traffico, ti fissano mentre scendi dall’auto, e con fare fintamente amichevole quasi ti fanno credere di essere i proprietari del posto in cui hai appena parcheggiato. Quante volte siamo costretti a lasciare ingiustamente 1 o 2 euro a presunti parcheggiatori, per un posto auto che magari abbiamo trovato da soli? E quante volte, anche scontrosamente, queste persone pretendono il pagamento di un servizio, facendoci credere che grazie alla loro vigilanza le nostre auto restano al sicuro, al sicuro dai loro stessi atti vandalici? Molte, forse troppe. Soprattutto se tutto questo avviene nei parcheggi degli ospedali, dove il bisogno di posteggiare è maggiore. Così Martedì scorso, 22 Giugno, una squadra del Gruppo Pronto Intervento Traffico diretto dal Comandante Carlo Buttarelli, ha svolto per tutta la giornata operazioni di controllo e repressione di questo fenomeno troppo diffuso a Roma. Ben nove pattuglie con venti agenti a bordo hanno perlustrato i parcheggi degli ospedali Bambino Gesù, Sant’Eugenio, Fatebenefratelli, Policlinico Tor Vergata e Policlinico Umberto I, più alcune zone dell’Eur. Sono stati fermati 27 parcheggiatori abusivi, fra uomini e donne, tra cui 18 italiani e 9 stranieri. Si tratta di un vero e proprio business, gestito in collaborazione fra connazionali ed extracomunitari che si dividono il controllo di intere zone. Tutti loro hanno precedenti penali come furto, rapina e spaccio, ma nonostante tutto continuano a svolgere la loro attività indisturbati. E la cosa che sorprende di più è che molti degli abusivi fermati, erano in possesso delle chiavi delle auto parcheggiate. Ciò significa che alcuni cittadini si fidano, e lasciando in custodia le proprie vetture a queste persone, consapevolmente o inconsciamente incrementano e favoriscono la loro attività illecita.

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