Il nuovo anno della Casa del Cinema

Tempo di bilanci, per la Casa del Cinema di Roma, che mentre conta i successi ottenuti nel vecchio anno, già dà il via alla nuovissima programmazione 2012. Se nel 2011 si è assistito ad un significativo aumento delle proiezioni e degli incontri, a nuove attività giovanili, al riassetto del comitato d’indirizzo con nuove associazioni, e all’incremento del fatturato (un buon 23%) derivante dalla locazione delle sale, il 2012 parte già con una marcia in più. L’associazione culturale, infatti, punta al rafforzamento degli obiettivi già ampiamente raggiunti: diventare un punto di riferimento per gli operatori di settore, rafforzare i rapporti con tutti i festival cinematografici capitolini ed arricchire ancor di più il calendario di eventi, proiezioni ed incontri, che diano spazio non solo al cinema del grande schermo, ma anche al documentario, al cortometraggio e alla fiction.

Ed è proprio la nuova programmazione ad entusiasmare gli appassionati. Tutti i lunedì, fino al 19 Marzo, alle 16.30 presso la Sala Deluxe, la Casa del Cinema ospiterà la rassegna “Buona la prima”. Il progetto è stato ideata da Franco Montini per offrire un nuovo spazio al cinema emergente, ad alcuni dei debutti più interessanti degli ultimi anni. Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e a seguire si svolgerà un incontro con il regista.
Sarà “Il DVD della settimana”, invece, altro evento protagonista dei prossimi sei mesi alla CdC. Ogni settimana si svolgerà un incontro e la proiezione di un film con l’obiettivo di celebrare il supporto principale del cinema contemporaneo e per rileggere insieme al pubblico una serie di film che spaziano per genere, nazionalità, lingua e portata, nonché scelta narrativa.

Ma alcuni degli appuntamenti più attesi sono quelli dedicati al cinema muto. Proprio da Febbraio partirà in collaborazione con la Cineteca Nazionale, con il Museo del Cinema di Torino e la Cineteca di Bologna, una rassegna di importanti film che hanno fatto la storia del cinema muto, con accompagnamento musicale dal vivo. In questi primi mesi di proiezioni le musiche saranno composte ed eseguite dal Maestro Antonio Coppola e, in seguito, anche dagli allievi del Laboratorio di composizione di musica applicata del Conservatorio di Santa Cecilia.

Inoltre non mancheranno mostre, incontri con professionisti del settore, e le grandi vetrine sul cinema internazionale a cui la Casa del Cinema ci ha abituati da tempo: i primi appuntamenti saranno con l’Unione Latino Americana (dal 28 marzo al 1 aprile) e con il cinema francese di Rendez Vous (dal 18 al 22 aprile).

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Il 2011 mi ha mosso

Arrivo in ritardo. Non per distrazione, non per noncuranza. Solo perché la vita va più veloce di me. Io le sto dietro, la rincorro, ma col fiatone. Ogni anno mi piace tirare le somme, fare due conti con le cose fatte, con quelle abbandonate. Bilanciare le cose trovate e quelle perse, quelle scelte e quelle capitate, schiarisce la mia visione del futuro. Mi permette di sperare e di incazzarmi, di colpevolizzarmi e di complimentarmi, con sensatezza. Così sono qui, arrivato in ritardo nella forma, a scrivere già 15 giorni dopo la fine del 2011, ma assolutamente in tempo nel contenuto. Perché le cose, in fondo, si capiscono sempre dopo.

Quest’anno non c’ero, poi sì. Sono mancato e mi sono mancato. Sono andato via per trovarmi, e poi sono tornato, senza essermi davvero incontrato.  Badajoz mi ha accolto, mi ha ammaliato e poi deluso. In fondo, alla fine, mi ha un po’ cresciuto. Cinque non è un numero così piccolo.

Quest’anno ho scritto e letto molto, anche in italiano. Ho amato le pentole pulite e odiato il letto troppo corto; la corsa, il fiume, i gabbiani ad altezza d’uomo, sono cose che mi hanno fatto del bene. Ho frequentato molta gente, poi di meno; ho sorriso, sperato, sognato e sofferto d’insonnia: quest’anno ho cantato poco.

Nel 2011 i viaggi in pullman mi hanno cambiato. Ho visto la terra correre, scivolare via, trascinarsi su se stessa come il dito porta via pittura fresca. Di giorno, ma anche di notte. E mentre quello che avevo di mio mi aspettava, altrove, io respiravo l’odore dei corridoi di una città non mia: quante pubbliche figure di merda, quest’anno! 🙂

È stato un anno breve. Mi sono licenziato, ho cercato molto (no, poco), poi sono stato assunto. Ho assunto molti atteggiamenti diversi: quest’anno ho imparato a non fidarmi, a studiare le persone; ma anche a farmi conoscere, a dichiarare. Perché io mi devo assomigliare.

Quest’anno ho fatto delle scelte, preso decisioni, detto di sì dove gli altri mi hanno consigliato di no. Ho fatto ridere e forse piangere, ho riso e sicuramente pianto. E ne è valsa la pena, sempre.

Questo è stato l’anno in cui è arrivato finalmente quello che aspettavo. Ma non lo so, più, se era così quello che aspettavo. Perché io lo aspettavo da tempo e nel frattempo sono cambiato. Quello che è arrivato adesso, forse è molto meglio e devo farmene una ragione: mica è semplice accettare la felicità. Se ci penso, Mario è diventato in fretta un adolescente! 🙂

Quest’anno “Mi piace”, ci sono cascato anche io; ho partecipato a molte conferenze stampa e preso tanti appunti, e Alemanno arriva sempre tardi! Ho dedicato delle canzoni, ma nessuno ne ha dedicate a me: forse non mi piace questa cosa, ma ci penserò nel 2012. E poi va be’ , quest’anno il 23 ne ho fatti 23!

È stato l’anno delle scoperte, delle sorprese, fatte e ricevute. Quest’anno Manuel Saraca vi dà il buon pomeriggio su Radio Power Station!!: ho come l’impressione che io so fare delle cose e neanche me ne rendo conto. Direi di sì, quest’anno ho anche dimenticato, messo via perché obsoleto, ma non tutto: mica me le scordo le regole che ho scritto.

Il 2011 mi ha mosso e non posso, no, lamentarmi. Ho cominciato a scavare delle buche e a costruirci dentro, a piantarci progetti, più o meno grandi e più o meno possibili, che affiderò alle cure e ai nutrimenti del 2012. Sarò sincero, perché non lo sono stato; sarò sicuro, perché non lo sono stato; sarò me, perchè… perché sì. Anche quest’anno ho detto troppo pochi vaffanculo, ma a differenza dell’anno appena trascorso, ho stretto molte mani e questo significa che le cose le so cambiare. Sto diventando una persona nuova, mi sto vestendo di un Manuel che non conosco ancora molto bene:  mi spaventa e allo stesso tempo mi emoziona, mi entusiasma. Ma questa è una storia dell’anno prossimo.

Capodanno ai Fori con Brignano e Negramaro

Roma si prepara a trascorrere un Capodanno all’insegna della musica e del divertimento. È previsto proprio per la sera del 31 Dicembre, infatti, a partire dalle 22.30, un doppio spettacolo all’aperto, sullo sfondo dei magici Fori Imperiali. Sarà la comicità di Enrico Brignano a far ridere i tanti cittadini che decideranno di dare il benvenuto al nuovo anno con un po’ di sane risate. Il comico romano proporrà uno spettacolo dedicato alla Capitale e all’ultima notte dell’anno, portando un repertorio ancora tutto da decidere: “Ancora non ho pensato al repertorio, ma sicuramente parlerò del rapporto che i romani hanno con la raccolta differenziata e con il tempo”, ha commentato lo showman durante la conferenza stampa di presentazione. Niente battute su temi sociali né satira politica: “Meglio non avvelenarsi con queste cose anche l’ultimo dell’anno, ci penseremo nel 2012”, ha aggiunto Brignano.
Ma ad animare la serata ci sarà anche la musica dei Negramaro. Il gruppo si esibirà in un grande concerto pensato appositamente per festeggiare il Capodanno, con un repertorio fatto di pezzi nuovi e vecchi, tra quelli che da sempre appassionano migliaia di fan. “Suonare con uno sfondo come la città di Roma è qualcosa di pazzesco, storico e infinito”, ha commentato Giuliano Sangiorgi, cantante della band.
Lo spettacolo si interromperà pochi minuti prima della mezzanotte per consentire il countdown, per brindare insieme al nuovo anno lo scoccare della mezzanotte, ed assistere ad uno spettacolare evento pirotecnico con fuochi d’artificio. La serata, poi, proseguirà con il dj set di Dimensione Suono Roma che seguirà e trasmetterà tutto l’evento sulle sue frequenze fino a notte inoltrata.