Politica: meglio parlarne o fingere che non esista? La Rai sceglie il silenzio, e sospende tutti i Talk Show di approfondimento come Annozero, Ballarò, Porta a Porta e L’ultima parola. È questa la decisione presa dal consiglio di amministrazione della Rai, che la settimana scorsa ha imposto una direttiva definita sconcertante: a causa della campagna elettorale vengono eliminati tutti i programmi in cui c’è “contenuto politico”. Tra i giornalisti scoppia la rivolta: il 2 Marzo in Via Teulada, davanti alla sede Rai, si è messa in piedi in pochissimo tempo una manifestazione di protesta a cui hanno partecipato Santoro, Floris, a sorpresa anche Vespa, e più di 1.500 persone fra giornalisti, politici, e conduttori. “Quello che sta succedendo non ha precedenti nella storia della tv occidentale – dice Santoro a gran voce – è un atto censorio molto grave: è proprio censura, non c’è un’altra parola per definire quello che è successo”.
E mentre Santoro spiega che non si è ancora provveduto ad un vero e proprio sciopero solo a causa del poco tempo per il preavviso, Vespa interviene sul palco e crea un po’ di dissapori accusando il conduttore di Annozero di essere il responsabile della sospensione dei p r o g r a m m i : “Non mi sta bene che per le marachelle ripetute di un alunno venga sospesa tutta la classe; – spiega Vespa riferendosi a Santoro – questo provvedimento è molto pericoloso, una bruttissima pagina di democrazia; ma queste sono le regole della Rai e tutti noi giornalisti dobbiamo rispettarle”. Molte le polemiche, i fischi e le repliche. Tra i presenti anche Sabina Guzzanti, Lucia Annunziata, alcuni esponenti del Pd e del Pdl, e la Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi) che sono intervenuti nella diretta del programma Otto e Mezzo su La7, condotto da Lilli Gruber. Per la Fnsi questo “è un colpo mortale all’informazione”, e fa riflettere il commento di Luca Barbareschi (Pdl): “Questa mattina ci siamo risvegliati in una dittatura. Uno scempio inaccettabile”.
Pubblicato su “Campus @ TVG”.