Non è la prima volta che si organizzano eventi imponenti per raccogliere fondi. Concerti, libri e spettacoli sembrano essere diventati uno strumento ormai consueto per sollevare gli animi e coinvolgere le persone in certe giuste cause. Nulla di nuovo. Ma non smette di stupire e affascinare come la cultura, in certe drammatiche occasioni, sia in grado di rimboccarsi le maniche e dare un proprio contributo concreto, volto alla ricostruzione materiale e morale di luoghi e popolazioni. Significa che c’è un’Italia che è sempre pronta a rispondere, come può.
La recente alluvione che ha colpito la Sardegna non ha lasciato indifferenti scrittori e musicisti, che ancora una volta hanno voluto unirsi e dare vita a progetti di grande rilievo. “Sardegna chi_ama”, ad esempio, è il titolo del grande spettacolo musicale organizzato dal jazzista Paolo Fresu, in programma per il 31 Maggio 2014, questa volta all’Arena Sant’Elia di Cagliari. A raccolta grandi nomi: da Gianna Nannini a Ornella Vanoni, da Raphael Gualazzi a Samuele Bersani; ma anche artisti come Lella Costa, Ascanio Celestini, Geppi Cucciari, Neri Marcorè, e tanti altri. Tutti uniti per raccogliere somme destinate agli interventi a favore delle 61 scuole danneggiate dall’alluvione dello scorso 18 novembre.
Ma i progetti avviati sono anche di natura letteraria. La casa editrice Einaudi, infatti, ha pubblicato di recente “Sei per la Sardegna”, un piccolo libro che raccoglie i racconti di sei scrittori sardi, Abate, De Roma, Fois, Mannuzzu, Murgia e Soriga. I ricavi del libro, disponibile anche in ebook, saranno devoluti alla comunità di Bitti, uno dei paesi più danneggiati dall’alluvione.
Insomma, la musica e la letteratura sono oggi il mezzo con cui ognuno, nel proprio piccolo, può fare qualcosa anche senza essere un artista.
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