Questa è la storia che non doveva essere mai vissuta. Questa è la storia che andava riscritta, riprogrammata, ridipinta.
Chris e Annie sono sposati, il loro amore supera ogni massima immaginazione dell’amore e il loro legame è talmente forte da non potersi distruggere, neanche volendo. La loro vita subisce un grande trauma quando i loro due figli muoiono in un incidente stradale. Annie entra in depressione e gli anni successivi non saranno facili neppure per Chris che con la sua professione di medico è sempre in contatto con i bambini.
Proprio quando la situazione sembra ritrovare un barlume di luce amica, un’altra agghiacciante tragedia colpisce la famiglia: anche Chris muore in un incidente stradale lasciando Annie nel buio. Nel vuoto della sua assenza.
Inizia così per il protagonista una nuova dimensione tutta da scoprire, un mondo tutto da inventare… egli infatti continua a vivere nei quadri che la moglie dipinge. Un paradiso tutto costruito su quello che lui vuole sia il suo paradiso. Tutto viene nuovamente messo in discussione, quando Annie, afflitta ancora una volta dal dolore, si suicida. Seguendo così, quella che potrebbe essere definita una Divina Commedia del XX secolo, Chris viaggerà nell’inferno per trovare sua moglie e riportarla nel loro paradiso fatto di colori, dipinti.
Il film è un connubio bellissimo tra il verosimile e il surreale. Velocissimo nel raccontare gli eventi, attentissimo alle ripetute emozioni che si susseguono, riesce ad entrare nei cuori e nelle menti. Ricco di riflessioni, sensazioni, realtà attualissime.
Grande merito agli effetti speciali, alla sceneggiatura e alle straordinarie doti interpretative di Robbin Williams (Chris).