“Tutto sulle nostre spalle”: è questo il titolo dell’incontro che si è svolto giovedì scorso, presso la Sala Cinema dell’VIII Municipio, fra la CGIL Roma Sud e i cittadini. Una riunione per parlare dei problemi del Municipio, per discutere delle difficoltà dei romani, e per fare il punto della situazione sulle condizioni, sempre più difficili, dei lavoratori italiani. “Ci siamo riuniti per contrastare questa manovra piena di tagli – spiega Elena Brunetti, delegata della CGIL Lazio – e abbiamo dato questo slogan all’incontro perché a pagare le conseguenze della politica scellerata del Comune e del Governo sono sempre i soliti noti: i cittadini, soprattutto la fascia più debole dei lavoratori”. Si tratta di un taglio sullo stato sociale, sugli stipendi, sui diritti stessi dei più deboli – proseguono i rappresentanti del sindacato – aumenta la disoccupazione e la precarietà, che sono un disastro soprattutto per i giovani. “I cittadini vengono lasciati nei loro problemi – continua Brunetti – e senza un valido sostegno cresce la sensazione di abbandono, specialmente nelle persone con maggiori difficoltà. Noi, invece, vogliamo contrastare questa cultura della solitudine e creare una rete di assistenza con servizi di qualità che ci permettano di stare vicino ai cittadini”. Sono molti, infatti, i servizi di assistenza offerti dalla sede CGIL di Tor Bella Monaca: dall’assistenza fiscale e legale alla previdenza, dall’immigrazione alla disoccupazione.
Ed è proprio sulla disoccupazione che ha proseguito il dibattito una rappresentante del Patronato INCA CGIL: “Da noi vengono spesso a chiederci aiuto persone che hanno perso il lavoro: se prima compilavamo un modulo di disoccupazione ogni 15 giorni, ora ne facciamo circa 4 al giorno, e sono tutti ultra 40enni che magari hanno anche un mutuo sulle spalle. Ovviamente le difficoltà aumentano se queste persone sono straniere, che non riescono neanche ad acquistare i beni primari”. Con i tagli fatti sulla sanità pubblica nella regione Lazio, sulla scuola, e su tutti i servizi rivolti al cittadino, sono circa 350.000 le persone rimaste disoccupate o in cassa integrazione, e un’analisi fatta dalla CGIL ha stimato che una famiglia spenderà, tra tariffe e aumenti di tasse, circa 250/300 euro in più al mese. Ma tra i problemi posti in discussione durante l’incontro, c’è anche quello dell’istruzione: “Per quanto riguarda le scuole – continua Daniela Panella, dell’Ufficio Vertenze – ormai la situazione è quasi drammatica: l’eliminazione del tempo pieno mette in crisi le famiglie, che sono costrette ad affidare i figli a strutture private per il doposcuola, con evidente aumento di costi. Inoltre molte persone, soprattutto le donne, non hanno un lavoro con orari flessibili e sono costrette a licenziarsi per accudire i figli”. “E agli studenti stessi – interviene la professoressa Tripodi, docente di una scuola di via dell’Archeologia – viene addirittura negato il diritto all’istruzione: con il taglio dei docenti, infatti, i pochi professori rimasti sono costretti a saltare da una classe all’altra diventando solo dei tappabuchi. Che istruzione si offre in questo modo?”.
A dare il suo contributo al dibattito è stato anche Andrea Beccari, assessore alle Politiche Sociali dell’XI Municipio, che ha spiegato come le istituzioni non siano in grado di dare delle risposte concrete ai cittadini, e che non offrano strutture di assistenza specifiche:“Le istituzioni non solo non aiutano, ma a volte se ne fregano proprio, non rispondono neanche dopo molteplici richieste di aiuto”.
Ma la testimonianza più importante è stata quella di Fernanda, una cittadina diversamente abile, che ha raccontato con commozione le quotidiane difficoltà che molte persone sono costrette ad affrontare senza avere la giusta agevolazione e tutela da parte dello Stato. E mentre i cittadini attendono dei cambiamenti sempre più necessari, la CGIL si prepara allo sciopero generale previsto per il 25 giugno. Il corteo di protesta inizierà alle 9.00 dalla Bocca della Verità, per proseguire fino a piazza Farnese, dove si svolgerà il comizio finale.
Pubblicato su “Municipi di Roma” – Italia Sera.